Tribuna di Treviso -

I Giochi per rilanciare la Sport Valley

Lo Sport Business Forum apre un nuovo capitolo di responsabilità per le imprese che oggi hanno lo sguardo puntato a Milano-Cortina 2026, un appuntamento che accenderà i riflettori sul territorio offrendosi come vetrina internazionale. Ne è convinta Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti che ieri pomeriggio ha inaugurato la prima edizione dell’evento davanti al folto pubblico dell’Infinite Area di Montebelluna.
Il settore in Italia vale oltre 100 miliardi di euro all’anno, sta conoscendo una crescita costante e ha la sua spina dorsale proprio nel Nord Est, con il suo cuore storico nel distretto di Asolo e Montebelluna.
I giochi olimpici daranno l’opportunità di riaffermare il valore dello sport come elemento identitario della regione, pronta a cogliere la potenza trasformativa di un evento di tale portata, i cui effetti si toccheranno con mano nei decenni a venire. Lo afferma Anna Ferrino, presidente di Assosport, alla guida capo dell’azienda di famiglia leader delle tende da campeggio. «Ho visto Torino cambiare volto con le Olimpiadi e dopo vent’anni quell’iniezione di energia continua a produrre effetti: quindi preparatevi» ha ammonito bonariamente Ferrino rivolgendosi direttamente all’assessore regionale al Turismo Federico Caner, seduto in prima fila.
La strategia per farsi trovare pronti deve fare i conti con il fenomeno dell’overtourism, una riflessione da cui la prima Regione turistica d’Italia non può prescindere, e che significa diversificare l’offerta e destagionalizzare. «Il Veneto ha superato la soglia dei 70 milioni di presenze turistiche all’anno – ha evidenziato Caner – ampliare l’offerta e puntare sulla qualità è la via: per collegare gli impianti di risalita, in vista delle Olimpiadi, la Regione ha già previsto 33 milioni di investimenti per creare un unico comprensorio e liberare le Dolomiti dalle auto».
Dopo lo sci, un altro asset è rappresentato dal cicloturismo, che ogni anno attira 56 milioni di persone in Italia, con il Veneto che ancora una volta primeggia offrendosi come meta di un tipo di turismo alto spendente e attento alla sostenibilità. Per Anna Ferrino anche il Veneto dovrebbe regolamentare la fruizione della montagna meno antropizzata per chi ama l’outdoor, il trekking e la bicicletta. «Nessuna regola ma anche regole troppo stringenti non favoriscono quel turismo leggero dal Nord Europa che viene in Italia a caccia di valli incontaminate».
La bici elettrica ha avuto un ruolo fondamentale nel democratizzare la regina delle discipline outdoor. Alberto Baban, presidente di Fantic, può dirsi uno dei pionieri di questo mercato, protagonista del rilancio dello storico brand aprendolo all’e-bike. «Il momento è complesso – ha spiegato – veniamo da un periodo di sovraproduzione coinciso con il boom post pandemia, i magazzini sono pieni, ma ci sono i presupposti per guardare al futuro con ottimismo. Le Olimpiadi? Saranno una vetrina per lo sportsystem: potremo lavorare sulla brand awarness a livello globale, associando il nostro prodotto al territorio».
Aumentare la c onsapevolezza non solo di un brand, ma di come questo singolo si inserisca in mosaico che può essere definito Sport Valley (alla stregua della Motor Valley emiliana) è l’opportunità da cogliere in vista dei Giochi. Questo in sintesi il messaggio del giorno inaugurale del forum promosso da Confindustria Belluno Dolomiti con Confindustria Veneto Est e organizzato dal Gruppo Nord Est Multimedia, che pubblica questo giornale, che ha voluto fotografare il distretto proprio da Montebelluna, dove il binomio storicità e innovazione è il comune denominatore fra imprese che spaziano dalle calzature, all’abbigliamento, dalle attrezzature alle e-bike, fino all’alimentazione sportiva. Un mondo che vale molto di più di quel che si racconta e che, se comunicato bene, diventa un driver fondamentale nell’ottica di trattenere i giovani sul territorio. Come sottolineato ancora Berton, dati recenti parlano di un raddoppio nell’ultimo decennio della cifra di giovani laureati e diplomati che vanno all’estero e poi non tornano più. Da qui lo slancio del forum che vuole gettare le basi per la creazione di una Sport Valley dove manifattura, università, startup e grandi eventi diventino i tasselli di un unico grande mosaico. Consapevolezza, va di pari passo con la formazione, alto concetto ricorrente nel giorno dell’inaugurazione dell’evento, alla stregua di sostenibilità. Gianni Frasson, presidente della Fondazione Sportsystem guida un polo che ha fatto della formazione il proprio fiore all’occhiello, di cui la Factory Innovation School che prepara figure tecniche da inserire nelle imprese del distretto, è la perfetta sintesi». L’attrattività delle imprese agli occhi dei giovani è la sfida che le aziende del territorio devono affrontare, ha sottolineato Alberto Zanatta vicepresidente vicario di Confindustria Veneto Est. «Bisogna partire dalla consapevolezza del nostro valore, fare rete fra noi, e anche con gli altri distretti, anche all’estero, perché ci sono tante altre Montebelluna nel mondo, penso a Portland con la Nike, con le quali può nascere uno scambio di competenze, di cui proprio i giovani saranno protagonisti». —
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