Corriere delle Alpi -

Sport e cura dell’anima Gli atleti paralimpici conquistano Belluno

Lo sport come cura dell’anima. Ieri mattina, alle 11.30, nella splendida cornice del salone di Palazzo Fulcis, si è svolto uno degli eventi più coinvolgenti dello Sport Business Forum.
Un appuntamento dedicato allo sport inclusivo, che ha visto protagonisti il padrone di casa, Oscar De Pellegrin, campione paralimpico e sindaco di Belluno; Ruggero Vilnai, presidente Comitato Italiano Paralimpico Veneto; Matteo Cavagnini, cestista campione d’Europa ed ex capitano della nazionale di pallacanestro in carrozzina e Veronica Frosi, paraciclista parmigiana e vicecampionessa europea di handbike.
Durante il dibattito sono andati in onda anche due video messaggi di René De Silvestro, campione mondiale di sci alpino paralimpico e Francesca Tarantello, triatleta che ha esordito alle Paralimpiadi di Parigi 2024 vincendo la medaglia d’argento. I relatori e le loro storie hanno coinvolto emotivamente il pubblico in sala, che per oltre un’ora ha ascoltato i racconti di grandi campioni dello sport, che grazie all’attività agonistica hanno saputo ripartite e costruire una vita splendente. «È un onore da primo cittadino essere qui oggi», afferma Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno. «È bello parlarne nel capoluogo delle Olimpiadi e Paralimpiadi, che oggi ha un ruolo di collettore delle attività di conoscenza e di promozione dei valori dello sport. A me lo sport ha cambiato la vita, è stato fondamentale per quello che sono oggi. Posso affermare che alla vita non c’è mai fine: è vero che toglie, ma allo stesso tempo dà molto. Penso alla mia e alle tante soddisfazioni che ho avuto: senza l’incontro con il mio destino, avrei perso tante opportunità».
«Sono felice di essere stato invitato a questo evento straordinario e di aver scoperto questa bellissima città», afferma Matteo Cavagnini. «La pallacanestro in carrozzina nel giro di un attimo mi ha rimesso in pista. Ha acceso quella fiamma che si era spenta in un letto di ospedale. Da quel momento è iniziata la mia bellissima carriera, che mi ha dato l’opportunità di farmi una famiglia straordinaria. Emozioni e adrenalina di cui non posso più fare a meno. A volte mi sono chiesto cosa mi dava la forza di alzarmi dal divano: qualcuno mi prenderà per matto, ma credo che proprio la disabilità sia diventata un valore aggiunto».
«I miei genitori mi hanno insegnato questo», afferma Veronica Frosi, paraciclista parmigiana. «Dove non arrivi con le gambe, arrivaci con la testa. Per questo abbiamo iniziato tutto un percorso di sport: dal nuoto, alla scherma al basket e poi l’equitazione. Ma in un momento difficile della mia vita, è arrivato quello che per me è un supereroe che ha cambiato tutto: Alex Zanardi. Ha creato un progetto, “Obiettivo 3”, pensato per diffondere la pratica sportiva tra i disabili, una categoria ancora penalizzata dagli alti costi . E così è iniziata questa bellissima avventura con l’handbike».
«Siamo vicini alle Paralimpiadi», afferma infine Ruggero Vilnai, presidente del Comitato Italiano Paralimpico Veneto. «Noi, come Comitato, promuoviamo lo sport e dobbiamo farlo sempre di più, perché non è mai abbastanza. Dobbiamo insistere, perché sono troppe le persone con disabilità che non si avvicinano allo sport. Ricordo, infine, che ha contribuito a cambiare la mentalità e la società anche nei rapporti tra cittadino e disabili». —
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